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    PERCHE' NASCE "IL PENSIERO CATTOLICO".
    La Fede Cattolica non è una Fede qualsiasi, non ha nulla a che fare con una religione qualsiasi. "Dove tutte le #verità si danno appuntamento" diceva Chesterton. E' bellissima, piena, solida, luminosa, avvolgente, forte e mite contemporaneamente ma, soprattutto, ti dona la #libertà che solo la Fede in Cristo, piena, può dare. 

    Il nostro piccolo compito, come laici e clero , è quello di mostrare a tutti quanto non ci sia nulla di più bello di Essa e ridare fiato ad un popolo, cattolico, che sebbene ripetutamente colpito, è ancora in piedi, fedele.

     

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LA BELLEZZA DEL CREATO RICONDUCE ALLA GRANDEZZA ED ALLA PERFEZIONE DI DIO CREATORE

Il beato Contardo Ferrini sapeva elevarsi dal creato al Creatore con grande facilità. Per lui l'universo era la via, l'opera, "il poema di Dio" che canta l'onnipotenza, la sapienza e la bontà divina. Scrisse a un amico: "Vieni con me; ti farò conoscere le mie montagne. E là parleremo di Dio. Com'è bello su una vetta solitaria avvicinarsi a Dio e contemplare nella natura selvaggia e rude il suo sorriso eternamente giovane!". Anche il tempo avverso lo elevava a Dio. "L'Ascensione, la gioi

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 4. Che significa Creatore?

Creatore significa che Dio ha fatto tutte le cose dal nulla. "In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso, e lo Spirito di Dio si librava sopra le acque" (Gn 1, 1-2). Creare significa fare qualcosa che prima non c'era; fare dal nulla e con nulla, senza mezzi. Per poter creare degli esseri dal nulla occorre una potenza infinita, che solo Dio possiede, ecco perché solo Lui può creare. Neanche tutte le creature mes

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 3)

A Santa Teresina non bastava sapere che la sofferenza veniva dall'Amore di Dio, ma voleva anche conoscere cosa Egli intendeva realizzare mediante questa sofferenza, per poter meglio entrare nei Suoi amabili disegni. Nella sofferenza ella trovò tre scopi principali: 1) La prova del suo amore per Dio, quello più grande, puro e autentico, perché "non si può amare senza soffrire". Amava, dunque, gioire per poter, sotto il torchio della sofferenza, provare a Dio il suo amore in un modo, si

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 3. Che significa perfettissimo?

Perfettissimo significa che in Dio è ogni perfezione, senza difetto e senza limiti, ossia che Egli è potenza, sapienza e bontà infinita. I due ciechi di Gerico, come dice il Vangelo, erano infelici per la mancanza della vista, e quando passò vicino Gesù gli gridarono: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di noi". Il Salvatore ne fu commosso e li guarì. Colui al quale manca qualcosa che hanno tutti gli uomini normali é imperfetto. L'uomo è imperfetto quando gli mancano qualità a lui proprie,

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 2)

Santa Teresina, pensando a Dio che le mandava delle sofferenze, ne aveva un'idea molto delicata e consolante. Dio non è affatto insensibile né tanto meno crudele, ma è il più amorevole dei padri. Tutto viene dal suo infinito e perfetto Amore. Scriveva Santa Teresina: "Lungi dal lamentarmi con Gesù della croce che ci manda, non arrivo a comprendere l'amore infinito che L'ha portato a trattarci così". E ancora: "Questa pena è una tenera predilezione da parte di Gesù. Che privilegio ci ha

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 2. Chi è Dio?

Dio è l'essere perfettissimo, Creatore e Signore del cielo e della terra. Mosè disse a Dio: "Ecco, io andrò dai figli d'Israele e dirò loro: il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma se essi mi diranno: Qual è il suo nome? che cosa risponderò loro?". Dio disse a Mosè: "Io sono COLUI CHE SONO... Così dirai ai figli d'Israele: IO SONO mi ha mandato a voi" (Es 3, 13-14). Per poter comprendere pienamente e totalmente chi è Dio dovremmo avere un'intelligenza infinita ed essere Dio noi

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

Don Bux: "Si vuol provocare l'uscita dalla Chiesa di quanti sono fedeli alla morale cattolica?"

Il card. Martini mise in guardia dalla papolatria: ed era pontefice Giovanni Paolo II. Il card. Ruini ha detto di recente che criticare il papa non vuol dire essere contro di lui. Che sta succedendo? Quelli che hanno sostenuto sempre la dottrina cattolica, vengono ritenuti nemici del papa, quando è noto che solo chi ama la verità è un vero amico: Amicus Plato, sed magis amica veritas.  In seguito alle dichiarazioni riemerse di papa Bergoglio, chi ha il pensiero cattolico si chiede: i

Claudio C.

Claudio C. in vicario di cristo

Le vere parole del Papa e la macchina mediatica che lo sfrutta

Papa Francesco non ha mai detto “Sì a legge sulle unioni civili”. Non ci cascate. Sono solo mezzucci della stampa italiana per far approvare la legge sulle unioni civili. Ha detto solo questo: "Homosexuals have a right to be a part of the family. They’re children of God and have a right to a family. Nobody should be thrown out, or be made miserable because of it,” Pope Francis said in the film, of his approach to pastoral care." Qui la fonte con il vero virgolettato CNA News . "Gli omosessu

Claudio C.

Claudio C. in papa francesco

SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO; PRIME NOZIONI DI DOTTRINA CRISTIANA; 1. Chi ci ha creato?

Ci ha creato Dio. Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" (Gn 1,26). Il Signore Dio formò l'uomo dal fango e soffiò sulla sua faccia la vita, cosicché divenne una persona vivente. Disse anche il Signore: "Non è bene che l'uomo sia solo: facciamogli un aiuto simile a lui". Dio fece addormentare Adamo gli tolse una costola e la trasformò nella donna. Adamo diede a sua moglie il nome Eva, perché era la madre di tutti i viventi. Dalla Sacra Scrittura, ispirata diviname

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

SANTA TERESINA DI LISIEUX: LA PERFETTA FELICITÀ NELLA SOFFERENZA (PARTE 1)

La sofferenza è caratteristica della condizione umana macchiata dal peccato originale. Il Signore Gesù ce ne ha rivelato il senso, mostrandocelo in prima persona col farsi l'"Uomo dei dolori", per essere nostro Modello e nostra Via. Come ulteriore monito ed incoraggiamento ci ha dato mirabili esempi di persone elevate che lo hanno seguito, in modo eroico, nell'accogliere ed amare il dolore come strumento di santificazione per sé e per il prossimo, e dimostrazione del distacco dalle gioie del mon

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

Cosa ci può insegnare la morte di Jole Santelli. Della Catechesi della "Gioia" e della consapevolezza del dolore.

Stamattina ho appreso dell'improvviso decesso del Governatore della Regione Calabria, Jole Santelli. Mi ha colpito un virgolettato* che le hanno attribuito: “La malattia ti dà dolori ma ti fa un grande regalo: ti fa conoscere la libertà, ti aiuta a non avere paura di niente, a non rispettare più le convenienze. La malattia, oltre alla disgrazia, mi ha dato la fortuna di non avere paura della libertà, di essere libera e di sentirmi tale. E non ho paura del coraggio che serve perchè quello l’ho

Claudio C.

Claudio C. in catechesi

Utero in affitto, difesa della vita e Dottrina Cattolica. Incontro a tutto tondo con Cinzia Baccaglini.

Dottrina  cattolica e attenzione alle persone, attraverso le scienze umane e il discernimento delle situazioni specifiche, non appaiono affatto in antitesi come vorrebbe una certa leggenda echeggiata da alcuni media cattolici o da alcuni degli stessi uomini di Chiesa: entrambi prodighi a presentare una  la pastorale in rotta di collisione con il deposito della fede, quasi che la prima fosse più efficace se sganciata dal secondo. Ascoltando le parole di Cinzia Baccaglini*,  pastorale e sana dottr

Claudio C.

Claudio C. in Pro vita

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO VIII. DEGLI ESERCIZI DEVOTI CHE SI CONSIGLIANO AL CRISTIANO PER OGNI GIORNO

Un buon cristiano, la mattina appena svegliato, deve fare il segno della santa Croce ed offrire il cuore a Dio, dicendo queste o altre simili parole: Mio Dio, io vi dono il mio cuore e l'anima mia. Levandosi dal letto e vestendosi, si dovrebbe pensare che Dio è presente, che quel giorno può esser l'ultimo della nostra vita; e alzarsi e vestirsi con ogni possibile modestia.   Un buon cristiano, appena levato e vestito, deve mettersi alla presenza di Dio, e inginocchiarsi, se può, i

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO VII. DEI NOVISSIMI E DI ALTRI MEZZI PRINCIPALI PER EVITARE IL PECCATO

Novissimi sono chiamate nei Libri santi le cose ultime che accadranno all'uomo. Essi sono 4:   Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso. Si dicono cose ultime dell'uomo, perché la Morte è l'ultima cosa che ci accade in questo mondo; il Giudizio di Dio è l'ultimo fra i giudizi che dobbiamo sostenere; l'Inferno è l'estremo male che avranno i cattivi; il Paradiso il sommo bene che avranno i buoni. È bene pensare ai Novissimi o

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

LA CHIESA “VEDOVA”. La "perdita della Regalitas" come causa della mondanizzazione del corpo ecclesiale.

Ospitiamo una riflessione profonda inviataci dai Cavalieri del Sodalitium Equitum Deiparae Miseris Succurrentis, sulla Regalità di Cristo e sulla ritenuta relazione tra la "perdita" della Regalitas e la mondanizzazione del corpo ecclesiale. Il Sodalizio Cavalleresco di Maria Soccorso dei Bisognosi, che ha curato quest’articolo è una Fratrìa costituita da Cavalieri investiti sacramentalmente secondo il rituale contenuto nel Pontificale Romano di S.S. Papa Pio V, tramite investitura originale

Claudio C.

Claudio C. in Cavalleria

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO VI. DEI VIZI CAPITALI E DI ALTRI PECCATI PIU' GRAVI

Il vizio è una cattiva disposizione dell'animo a fuggire il bene e a fare il male, causata dal frequente ripetersi degli atti cattivi. Tra peccato e vizio v'è questa differenza, che il peccato è un atto che passa, mentre il vizio è la cattiva abitudine contratta di cadere in qualche peccato. I vizi che si chiamano capitali sono sette: Superbia; Avarizia; Lussuria; Ira; Gola; Invidia; Acc

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO V. DEI PECCATI E DELLE LORO SPECIE PRINCIPALI

Vi sono due tipi di peccati: il peccato originale ed il peccato attuale. Il primo è quello coi quale tutti nasciamo, e che abbiamo contratto per la disubbidienza del nostro primo padre Adamo. I suoi danni sono: la privazione della grazia, la perdita del paradiso, l'ignoranza, l'inclinazione al male, la morte e tutte le altre miserie. Il peccato originale si cancella col santo Battesimo. Il peccato attuale è quello che l'uomo, arrivato all'uso della ragione, commette con la sua libera volont

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO IV. DELLE OPERE DI MISERICORDIA

Le opere buone delle quali ci sarà domandato conto particolare nel giorno del Giudizio sono le opere di misericordia, quelle con cui si soccorre ai bisogni corporali o spirituali del nostro prossimo. Le opere di misericordia corporali sono: 1. Dar da mangiare agli affamati. 2. Dar da bere agli assetati. 3. Vestire gl'ignudi. 4. Alloggiare i pellegrini. 5. Visitare gli infermi. 6. Visitare i carcerati. 7. Seppellire i morti.

Valerio

Valerio in DOTTRINA CRISTIANA

20 settembre: IMPRESSIONE DELLE STIMMATE DI SAN PIO DA PIETRELCINA

Venerdì 20 settembre del 1918, poco prima della fine della Prima Guerra Mondiale, Padre Pio, trovandosi da solo nel coro della piccola chiesa di San Giovanni Rotondo, mentre faceva il ringraziamento subito dopo aver celebrato Messa, ricevette il dono delle Sacre Stimmate. Queste sante ferite d'amore, continuamente sanguinanti, come in un'inesauribile cascata, gli procuravano atroci dolori che da soli lo avrebbero fatto morire, se Dio non avesse sostenuto il suo cuore, ma lo univano in una manier

Valerio

Valerio in CONFETTI DI SANTITÀ

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO III. DELLE BEATITUDINI EVANGELICHE

Le Beatitudini evangeliche sono otto: 1. Beati i poveri di spirito, perché di questi è il regno de' cieli; 2. Beati i mansueti, perché questi possederanno la terra; 3. Beati quelli che piangono, perché saranno consolati; 4. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati; 5. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia; 6. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio; 7. Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio;

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Valerio

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO II. DEI DONI DELLO SPIRITO SANTO

I doni dello Spirito Santo sono sette: 1. il dono della Sapienza; 2. dell'Intelletto; 3. del Consiglio; 4. della Fortezza; 5. della Scienza; 6. della Pietà; 7. del Timor di Dio. Servono a stabilirci nella Fede, nella Speranza e nella Carità; e a renderci pronti agli atti delle virtù necessarie per conseguire la perfezione della vita cristiana. La Sapienza è un dono col quale noi alzando la mente da queste cose terrene e fragili, contempliamo le eterne, c

Valerio

Valerio

COME SANTA CHIARA, CON LA SUA FEDE NEL SANTISSIMO SACRAMENTO, RESPINSE L'ESERCITO SARACENO SALVANDO IL MONASTERO E LA CITTÀ DI ASSISI

Nel 1240 Federico II di Svevia fece guerra alla Chiesa attaccando lo Stato Pontificio, e a tale scopo assoldò circa 20000 saraceni, a cui dette la città di Lucera. Essi si mossero da lì e misero a ferro e fuoco molte città e castelli, uccidendo, facendo prigionieri, profanando chiese e macchiandosi di orribili sacrilegi. Nel mese di settembre arrivarono alle porte di Assisi e ormai varcati i confini del monastero delle Clarisse, esse, come ci racconta Tommaso da Celano nella "Vita di Santa Chiar

Valerio

Valerio

CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA; PARTE V: "DELLE VIRTÙ PRINCIPALI E DI ALTRE COSE NECESSARIE A SAPERSI DAL CRISTIANO"; CAPO I. Delle virtù principali; 8. - DELLE VIRTÙ CARDINALI

Le virtù cardinali sono la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza e la Temperanza e si chiamano così perché sono il fondamento delle virtù morali.La Prudenza dirige ogni azione al giusto fine, e cercando i mezzi convenienti affinché l'opera sia in tutto ben fatta, e quindi accetta al Signore.La Giustizia è la virtù per cui diamo a ciascuno quello che gli si deve.La Fortezza ci rende coraggiosi per non temere alcun pericolo, neppure la morte, pur di servire Dio.La Temperanza è la virtù per la quale

Valerio

Valerio

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