Il Pensiero Cattolico

8 Aprile 2025

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Don Nicola Bux

Dal ciclo di catechesi sui Novissimi: “Le cose dell’Altro Mondo”

Il rifiuto della salvezza che Dio offre all’uomo, mediante lo Spirito Santo

Gesù ha detto che tutti i peccati saranno perdonati, ad eccezione di quello contro lo Spirito Santo. Per sviluppare questo tema, attingiamo in particolare, dall’enciclica Dominum et Vivificatem di Giovanni Paolo II. Al numero 45, il Papa fa notare che la coscienza dell’uomo compie generalmente una fatica in merito alle valutazioni da fare e alle decisioni da prendere.  Convive, inoltre, con i rimorsi di coscienza, che non lasciano mai tranquilli (ricordate tutti l’esempio dell’Innominato del Manzoni)…

Possiamo, quindi, affermare che la nostra volontà porta in sé una ferita; è orientata al bene, ma tende al male. Tuttavia, lo Spirito Santo entra nel nostro intimo con la Sua luce e con la Sua forza, permettendo che i meccanismi della coscienza, pian piano, si distendano e si formino. Occorrerebbe spiegare bene questo concetto ai ragazzi che si preparano alla Cresima, per far loro capire che quanto più ci si apre alla luce spirituale, tanto più la nostra coscienza diventa capace di operare per il bene e di essere aperta al perdono, verso noi stessi e verso gli altri.
Tutto ciò è mirabilmente sviluppato da Sant’Agostino, il santo che, per esperienza personale, ha saputo analizzare bene la coscienza, definendola come un abisso. Infatti, se abisso significa profondità, non possiamo negare che il cuore dell’uomo sia proprio un abisso; ognuno di noi può essere conosciuto attraverso le azioni e i discorsi, ma nessuno può penetrare il nostro pensiero ed entrare nel profondo del nostro cuore. Ed è proprio in questo ambito, che si pone il peccato contro lo Spirito Santo, inteso come rifiuto della salvezza da parte di Dio.
È il caso del traditore Giuda che si è dannato, perché riteneva impossibile ricevere il perdono, a seguito di ciò che aveva compiuto. Allo stesso modo, è anche grave l’altra posizione che va tanto di moda oggi, quella, cioè, che ritiene di potersi salvare senza merito, perché “il Signore è buono e perdona tutti…”
Invece, sappiamo che la salvezza per l’uomo, è avvenuta solo grazie al sacrificio supremo di Cristo e nessuno può immaginare la sofferenza provata da Gesù durante la Sua passione e croce … Per questo, la Messa ha un valore altissimo, perché ripresenta al Padre il sacrificio del Figlio, che può ottenere tutto dal Padre.
“ Chi rifiuta lo Spirito Santo rimane nelle opere morte, perché non vuole raggiungere le fonti della redenzione, che sono sempre aperte”.
La funzione della Chiesa nel mondo è quella di richiamare sempre l’uomo al senso del peccato e alla grandezza della grazia di Dio, perché, da quando Cristo ci ha salvati con la sua croce, non c’è peccato che non possa essere perdonato, salvo l’ostinazione a rifiutare questa salvezza. E’ questo il più grande aiuto che possiamo dare ad una persona, agendo in modo discreto, non ossessivo, ma coraggioso, lasciando il tempo affinchè Dio possa operare in lui con l’azione salvifica dello Spirito.
Dopo un rifiuto iniziale, un cuore indurito può essere roso dal tarlo dell’insoddisfazione, come avvenne per l’Innominato, quando Lucia gli disse:
“ Il Signore perdona tante cose per un’opera di misericordia …”
Occorre diventare più certi di questa azione dello Spirito, poiché viviamo in un tempo dove i maestri sono assenti e i giovani sono portati alla rovina. Nel suo discorso di addio, Gesù ha unito tre àmbiti del «convincere», come componenti della missione del Paraclito: il peccato, la giustizia e il giudizio. Essi segnano lo spazio di quel mistero della pietà, che nella storia dell’uomo si oppone al peccato, al mistero dell’iniquità. La Chiesa, di continuo, innalza la sua preghiera e presta il suo servizio, perché le coscienze non si abbassino verso il polo del peccato, ma piuttosto si elevino verso l’amore.
Coloro che si lasciano «convincere quanto al peccato» dallo Spirito Santo, si lasciano anche convincere quanto «alla giustizia e al giudizio».
Lo Spirito di verità, che aiuta gli uomini a conoscere la verità del peccato, al tempo stesso fa sì che conoscano la verità di quella giustizia che entrò nella storia dell’uomo con Gesù Cristo. Questa è la giustizia che opera la purificazione della coscienza, mediante il sangue dell’Agnello. È la giustizia che il Padre rende al Figlio ed a tutti coloro, che sono uniti a lui nella verità e nell’amore. In questa giustizia lo Spirito Santo, Spirito del Padre e del Figlio, si rivela e si rende presente nell’uomo come Spirito di vita eterna.”
Che profondità aveva San Giovanni Paolo II !
Se noi ci sentiamo confermati da queste parole, significa che sono parole vere, cioè permanenti, che non passano di moda, perché corrispondono a quello che il nostro cuore attende e desidera sentirsi dire…

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