Quo vadis? Chiesa dove vai?
Dalla conferenza tenuta a Piazza Armerina da Don Nicola Bux e Don Pasquale Bellanti [ Video ]
Il celebre episodio apocrifo del “Quo Vadis”, nel quale il Signore, a Pietro che vuole andare via da Roma, dice: “Vado a morire al tuo posto”, induce all’interrogativo: La Chiesa dove sta andando, va via da Roma? Incrocia ancora il suo Signore che vuole farla tornare a quei principi che le sono sempre appartenuti e che ora non sembrano più essere tali?
La Chiesa nell’attuale “cammino sinodale” si trova a percorrere sentieri intrisi di filosofia hegeliana, secondo la quale i fatti della fede sono conoscibili secondo la sola ragione, nel frattempo indebolita da altre percezioni esperienziali in gran parte emotive.
Oggi sembra che lo Spirito Santo, tanto evocato come elemento di novità, debba inaugurare un’epoca diversa da quella di Cristo, quando invece è stato inviato da Cristo affinché l’uomo possa meglio comprendere il Suo insegnamento, di Cristo, appunto, e non un insegnamento a sé stante o addirittura sostitutivo. Questa “stagione dello Spirito Santo” viene presentata, non raramente, come novità contrastante con ciò che Cristo ha insegnato e predicato, e questo non fa altro che ingenerare smarrimento, perplessità nei fedeli più consapevoli; in una sola parola, confusione.
Per potersi correttamente orientare bisogna innanzitutto distinguere tra Chiesa e uomini di Chiesa con una certezza: La Chiesa è nelle mani del Signore, che l’ha affidata agli uomini peccatori, e non agli angeli, affinché, in un percorso di purificazione, potessimo elevarci, perfezionandoci attraverso i Sacramenti e la Parola di Dio, senza scandalizzarci delle nostre debolezze; non arrivando mai, però, a giustificarle.
E’ già capitato nel corso della storia della Chiesa che i suoi uomini abbiano perseguito a vari livelli – di conoscenza, di vita morale- strade diverse indicate da Cristo. La Chiesa però con il suo magistero, ha sempre ritrovato il giusto sentiero sulle orme del Signore.
Quale metodo seguire in questa confusione crescente per non perdere la bussola? Quello suggerito sa San Paolo nella prima lettera ai Tessalonicesi 5,21-22: “Vagliate tutto e trattenete ciò che vale. Astenetevi da ogni specie di male”. Ciascuno di noi è chiamato a seguire questa norma di comportamento, servendosi di due strumenti: La Parola di Dio e il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Il fedele ha il dovere di prendere le distanze da insegnamenti di uomini di Chiesa che cercano di far prevalere le loro idee piuttosto che la Parola di Dio, e deve chiedere ragione, altrimenti diventa complice. Facendo tutto con dolcezza e rispetto, con la carità che ebbe Nostro Signore durante la sua passione, subendo, senza ribellarsi, il processo davanti alle autorità politiche e religiose; proclamando la verità e accettando, come Lui, ove non ci fosse altra via, il martirio. Rimanendo sempre all’interno della Chiesa che è il Suo Corpo.