Don Alberto Strumia:
I “nostri vecchi” e la Provvidenza
I “nostri vecchi” – tra i quali anche i nostri genitori, se erano come si diceva una volta persone “religiose”, che non perdevano mai una Messa alla domenica e magari neanche in giorno feriale – avevano una grande fiducia in quella che chiamavano “la Provvidenza”.
E
questa arrivava puntualmente, quasi cronometricamente, sempre al momento giusto, per
aiutarli a risolvere una situazione delicata, materiale o di coscienza che fosse. Loro non
avevano la pretesa di pilotarla; semplicemente si fidavano, perché sapevano che il Signore
c’è e “provvede”; anche quando fa in modo diverso da quello che a noi sembrava dovesse
fare. Alla fine si vedeva che aveva avuto ragione Lui. Non c’erano dubbi.
La loro fede, come ogni fede cristiana seria, insegnava loro che non esistiamo solo noi “di
qua”, come se il mondo fosse solo una faccenda di materia. O di energia cosmica (oggi fin
troppo di moda), che è una “roba pagana”, che identifica Dio con il cosmo, mentre Dio è
spirito trascendente, infinitamente superiore all’universo, che è opera della Sua creazione e
gli è inferiore e sottoposto, non potendo neppure esistere se Dio non lo volesse e non lo
“tenesse su”.
Per i “nostri vecchi” era normale tenere sempre presente che noi, qui sulla terra, siamo
“quattro gatti”, e la maggior parte dell’umanità è quella che vive “al di là”, ed è stata “di qua”
solo negli anni, nei secoli passati della storia. E poi si ricordavano sempre, in ogni momento,
e non solo qualche volta (magari quando pregavano), ma sempre che ci sono gli Angeli, che
per ognuno di noi c’è l’Angelo Custode che ti sta vicino sempre, senza distrarsi, per
proteggerti. Capita anche a noi di essere acciuffati per i capelli e risparmiati da un incidente
che stava per succederci, o di venir fuori da una malattia seria che poteva portarci via. O di
essere stati guidati, diciamo pure illuminati, a prendere la decisione giusta al momento giusto.
Magari non ci pensiamo e non ce ne accorgiamo e tutto ci sembra essere avvenuto per caso o
per un ignoto “meccanismo”. Loro, invece, i “nostri vecchi” sapevano bene che dietro tutto
c’è “la Provvidenza”; e ne ringraziavano il Signore. E poi con gli esseri umani che sono “di
là” e con gli Angeli, ci sono Dio, Padre, Figlio (Gesù Cristo, il Verbo fatto carne) e lo Spirito
Santo, e la Madonna, la Madre di Gesù Cristo, la Madre di Dio. Per loro era normale avere
presente che la “realtà” comprende tutti questi – che ci sono per davvero e ci fanno
compagnia anche quando siamo soli in casa – e non c’è appena quello che vediamo,
tocchiamo, ascoltiamo, mangiamo, respiriamo, in quei pochi anni della nostra esistenza terrena.
Quello che c’è qui non è che la punta dell’iceberg; il “grosso” è “di là” ed è su quello che
occorre imparare a contare.
Per cui non sarà poi così tragico se un giorno ci andremo anche noi: basta essere ben
consapevoli e preparati, per non perdere “il treno giusto” che ci porta alla beatitudine eterna.
Se qui ragioni e vivi come se Dio non ci fosse, dopo un po’ finisci per stare male, perché ti
manca il Fondamento di tutto, il senso delle cose; e se non te ne accorgi per tempo sarà così
per l’eternità e ti mangerai per sempre le mani per avere voluto prendere la strada delle sole
apparenze. Per te sarà per sempre come se Dio non ci fosse, perché saprai che c’è, ma non
l’hai voluto e hai diritto, anzi l’obbligo, di continuare a non averlo… ma è l’Inferno!
Allora i “nostri vecchi” avevano ragione e conviene imparare a ragionare e a vivere con la
stessa visione delle cose che hanno avuto loro, che è più cristiana e più umana. Provare per
credere!