Il Pensiero Cattolico

21 Novembre 2024

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Pio Daniele Mizzau

Architetto

Chiese o Fiere?

Luoghi di culto espressione di una forte apostasia generale

Se le chiese moderne sono brutte, è colpa di architetti atei …                                                                                     (Vittorio Sgarbi)

Punti della relazione

  • Immagini
  • Anamnesi generale
  • Indagini
  • Cosa fare?
  • il Futuro

Immagini

  • Cattedrali classiche emblema di un fervore del passato
  • Chiese o “volumi” moderni manifestazione apostatica

Anamnesi generale

Atei, agnostici, acattolici o cattolici, tutti o quasi si è d’accordo nel pensare che gran parte dell’architettura cattolica contemporanea è in genere respingente, asettica, politicamente neutra … brutta! Per non parlare dei moderni monumenti religiosi, magari ci si limitasse al buon vecchio kitsch, ai Cristi a braccia aperte in cemento pressofuso, o alle Madonne dal vestito blu troppo elettrico, oggi siamo al Padre Pio della Rotonda di Pentri (Bn), tragico esercizio stilistico contro il povero fraticello di Pietrelcina.
In tema di chiese e Padre Pio, si possono notare le tre costruzioni sacre che si trovano a pochi metri l’una dall’altra a San Giovanni Rotondo. La prima chiesetta del monastero delle Grazie, ultimata nel 1676, un dignitoso barocco meridionale. A fianco c’è la nuova chiesa, progettata da Giuseppe Gentile e ultimata nel 1959, più grande (non per Padre Pio), inpersonale, fredda. In basso la chiesa nuovissima, progettata da Renzo Piano, e inaugurata nel 2004, 6000 posti dalla forma improbabile, senz’altro non riconoscibile come chiesa. Qualcuno (Mons. Villa su Chiesa Viva n. 381 del 20.02.2006) ci ha visto vari riferimenti a un tempio massonico (croce di Pomodoro etc..).
Altri si limitano a notare che lo schema architettonico ricorda il ventre di una balena, un grande ambiente “polifunzionale” e rigorosamente aniconico! Tre monumenti così, a pochi metri l’uno dall’altro fanno riflettere sull’antico, sul moderno e sul contemporaneo: il concetto risibile di progresso in religione. E questa sembra l’idea di fondo che percorre il libro di Angelo Crespi “Costruito da Dio”(2017). Perché le chiese contemporanee sono brutte e i musei sono diventati le nuove cattedrali, giornalista e saggista di esperienza, è stato ispirato a scrivere quest’ultimo libro, come racconta egli stesso nelle prime pagine, da “un cesso!” (cit.).
Trovandosi in una chiesa del Nord Italia, “la chiesa moderna più brutta del mondo”, Crespi si è accorto che la porta della toilette si trovava proprio lì, a due passi dall’altare ove si celebrava l’Eucarestia. La toilette funge da emblema dell’arte contemporanea, vedasi il vaso di Duchamp alla Tate Gallery di Londra ove migliaia di persone lo contemplano. Da qui l’idea di scrivere un libro che racconti lo stano cortocircuito tra civiltà de-sacralizzata e architettura sacra.
Una verifica puntuale dello stato dell’arte (sacra) che mostra, punto per punto, passo per passo, come l’architettura religiosa abbia assorbito i canoni estetici di un’iconoclastia sempre più totalizzante una fatale nostalgia di Trascendenza.
Il brutto, il nulla, il freddo invadono gli spazi comunitari dedicati alla religione. E non è una metafora: nella chiesa di San Paolo Apostolo di Foligno progettata da Massimiliano Fuksas, un cubo di cemento, realizzato dopo il terremoto del 1997, i fedeli d’inverno gelano. Sono costretti ad ascoltare la messa nel salone parrocchiale, perché all’interno non si resiste. E i vincoli estetici imposti dal progettista non permettono di intervenire dotando l’edificio di un sistema di riscaldamento adeguato. Ed è tutta una galleria degli errori e degli orrori quella raccontata da Crespi nel suo libro. Dalla chiesa di Santa Maria della Presentazione a Roma progettata dallo studio Nemesi – moderna stazione ferroviaria – alla chiesa del Santo Volto a Torino progettata da Mario Botta – rossa fornace industriale! Ci sono anche significativi accenni alla presenza del Vaticano alla Biennale di Venezia che sotto l’egida del Cardinale Gianfranco Ravasi espone con titoli autoironici come “Creazione, De-creazione, Ri-creazione” e mai una volta che sia stata mostrata la croce…
Ancora una volta sembra realizzarsi la profezia del filosofo Augusto Del Noce «ogni presunta avanguardia cattolica, in realtà, è sempre la retroguardia del progressismo di ogni maniera» Secondo Crespi a questo movimento antisacrale dell’architettura religiosa genera un proliferare e trionfare di “nuovi spazi sacri,” laicamente sacri: I sempre più diffusi musei! Che raccolgono ripropongono, offrono, vendono, pur con tutte le contraddizioni del sistema dell’arte contemporanea una sorta di contemplazione spendibile, gestibile, socialmente agibile.
Infatti mentre di chiese se ne fanno sempre meno, di musei se ne costruiscono sempre di più. Che Dio perdoni gli architetti per le chiese che gli hanno dedicato !
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